martedì 30 giugno 2009

Musica e Maschilismo - Un Breve Racconto


Quella sera la Durango filava molto karachò.

Scalai la marcia e alzai il volume.

Rossini. "La Gazza Ladra".

Lo avevo appena rivisto.

Un capolavoro.

Lei, potenzialmente, poteva sostenere 24 falsi pompini.

E anche in pratica.

Del resto falsa era la sua stessa materia organica.

Ti succhiava un dito e ti convinceva di averti fatto 24 pompini nel nome del Signore.

E te ci credevi.

La ringraziavi.

Lo raccontavi al bar.

All’inizio non capivano.

“Bella troia che ti sei messo in casa”.

"Ma no, mentre me li faceva diceva anche il rosario".

"Ah, allora è una bimba timorata di Dio".

"Sì, è una dolce bestiolina".

E anche loro ci credevano.

Ci credevano tutti.

Dolce.

Che parola stronza.

Dolce.

Può darsi, può darsi.

Il fatto era che tutti le credevano.


La condizione della sua anima.

Farsi credere.


La beccavi che si scopava un negro.

E ti convinceva che era scivolata su un tronco d’ebano.

"Ti sei fatta male?"

Perché te ci credevi, cazzo.

Ci credevi.

"No, non mi sono fatta niente".

"Vuoi una mano?"

"No, grazie".

"Allora vado via".

"Sì, grazie, vai".

"Te vieni?"

"Tra un po’, credo".

Sottile, la stronzetta.

Avrei voluto essere come lei.

Femmina e generale della marina.

Ma quella sera, la Durango filava molto Karachò.

Avevo appena finito di riguardarmi Arancia Meccanica.

Non che io approvi quel genere di violenza.

O forse sì.

L’approvo.

Cazzo se l’approvo.

E una specie di lieve brivido che mi condusse dritto all'erezione scivolò nel mio cervello ridotto all'osso.

Considerando poi che suo padre bazzicava in politica, avevo già due motivi per punirla.

Non guidavo una Durango, in realtà.

Ma chi se ne fotte.

Arancia Meccanica, e che cazzo...

Il Cinema funziona così.

Te sei quello che vedi.

Hai quello che vedi.

Superi quello che vedi.


Infatti, a dirvela tutta, Alex era un dilettante, in confronto a me, quella sera.

Non fu piacevole assistere al suo arrivo.

Aveva una frase scritta negli occhi:

"Te la faccio leccare, stasera".

Ma io lo sapevo che la sua fica era veleno al plutonio.

Si avvicinava.

Stava quasi per convincermi che non se lo meritava.

Con quell’anima che convinceva tutti.

Ma non questa volta.

Quando ebbi finito di legarla non esercitava più nessun ascendente su di me.

Lì, zitta, con la bocca tappata a giri di nastro isolante.

Occhi diversi, finalmente, i suoi.

“Stai calma, non ti faccio niente. Sarebbe troppo facile a questo punto. Ma mi piace pensare che potrei farti quello che voglio".

Lasciamo stare il particolare che mi hai convinto di avermi sparato 24 pompini e invece non me l’hai mai neanche tirato fuori.

E anche il fatto che sei una troia nelle cellule celebrali, e invece mi hai convinto che reciti il rosario nel nome del Signore.

E guarda, non ci voglio mettere la storia del tronco d’ebano, quella te l’abbono a fiducia.

Vedi. Io su tutto questo ci potrei anche passare sopra.

Ma che tu non sappia chi è John Lennon, cazzo, qui hai firmato la tua fottuta condanna a morte, minorata mentale.

E non ti salverà la tua fica parlante, a questo giro. Ora stai lì. E ascolta:

John Winston Lennon, nato a Liverpool il 9 Ottobre 1940, e morto assassinato a New York l'8 Dicembre 1980, è stato uno dei più grandi musicisti e compositori contemporanei ......
"Prova a mugolare un'altra volta, provaci".
John Lennon, fin da piccolo ......

E qui finisce questa simpatica storiella maschilista. Scritta con un motivo. Naturalmente. Ma le persone alla quale è rivolta, non la comprenderanno. Almeno fino al giorno in cui non verrano legate e imbavagliate, e obbligate ad avere un principio di attività neurologica.

Il Concerto è del 1975, e non dell'85, come riportato nel filmato, a meno che quello che suona e canta sul palco non sia il cadavere di John Lennon. Notate in che stato è Yoko Ono al piano.

sabato 27 giugno 2009

NUOVO SINDACO, I LOVE YOU !!!


Io questi qui nuovi già li amo.
La Mortesecca lì, "IL MORTIGNONI", è splendido.
Con quel muso scavato che sembra l'abbia fatto un pompino il Conte Dracula.
Anch'io una seghina mi ce la sò fatta sul Mortignoni, lo ammetto.
Cazzo volete, mi garbava, me la sò fatta, a sedé sullo sciacquone.
E ho goduto come mai in vita mia.
Il vecchio Mortignoni... m'ha fatto godé di più una sega sul Mortignoni che sul culo della Siciliana. A proposito. Lo sa nessuno chi glielo bussa? Se lo sapete informatemi. Così, tanto per sapé chi è quel mitico pifferaio magico.
E bravo il Mortignoni. Hai già creato una bella sega. Cominci alla grande.
Poi è uno che parla bene. Io 'un l'ho mai sentito, infatti posso dire con certezza che parla come un signore. E finché 'un lo sentirò, resto di questa opinione. Poi però prima o poi ti sento, cadavere, quindi studia.
Il Mortignoni si è insediato in Comune con fare da grandissimo.

Così ha sostenuto l'Assessore ai Traffici Illeciti "Il Fagianetto".

Ma io ho saputo da fonti che non posso rivelare, altrimenti se mi sgamano il collaboratore non posso più spiare quei coglioni, dicevo, ho saputo che appena è entrato in Comune, in realtà, gli hanno fatto una flebo perché un'e stava nemmeno ritto.

Per ora non so altro.

Tranne che non ha ancora trombato.
E secondo me è meglio non farci troppo la bocca.

Vedremo.

Vedremo.

AH AH AH AH AH AH AH
Fatti una flebo di questi, Mortesecca:
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

martedì 9 giugno 2009

FORZA NUOVA. COMPLIMENTI.


E Bravi Ragazzi. No, davvero, complimenti. 22, dico numero 22 votoni per forza nuova. Io di politico qui sopra 'un c'ho mai scritto nulla. E infatti 'un ci scrivo nulla nemmeno a questo giro.

Eh, no. Perché forza nuova mica è roba di politica. E' roba di Cottolengo. E infatti questo è un articolo sulle disgrazie umane. Sulle deformazioni che purtroppo si abbattono su noi ominidi di merda e ci rendono casi bestiali che ora vanno anche fatti vedere, ma una volta si internavano in appositi padiglioni dove niuno poteva più accorgersi della loro misera esistenza. Del resto siamo bestie cattive, noi malesseri umani. E infatti io mica parlo di questi casi qui, che secondo me, meno male si possono oggi osservare come inno alla libertà di esistere, a prescindere da come siamo nati, qualunque cazzo di disgrazia ci sia capitata, ma come sono buono, ah ah ah.
Eh no, cazzo. Io parlo invece di "forza nuova". Numero 22 voti.

Eh già.

Numero 22 voti.
Merde.

22 merdacce che si aggirano per le nostre strade.

A parte che esigo i nomi.


Merde.

A parte che forza nuova non è un movimento politico ma una violazione della Costituzione Italiana.
Merde.

A parte che andrebbero proprio estirpati dalla società.

A parte che tanto non si perde un cazzo. Merde.

A parte che al posto del cervello c'hanno uno stronzolo di dingo.

A parte che mi puppano la fava e me la ripuppano quando hanno finito.

A parte che se crepano di cause naturali faccio un party a casa mia.

Se li sparate invece pago io cena a tutti da Paolino a Follonica.

A parte che non avrebbero nemmeno il diritto di aprire bocca per ottenere cibo, acqua e altri beni di prima necessità.
Merde.

E tutto questo non è politica.

E' civiltà.

Buonsenso.

Intelligenza.

A parte che fanno cagare la minchia.

A parte che puzzano di fascista e quindi andrebbero lavati nell'acido.

Poi per il resto potrebbero anche vivere tranquillamente.

Chiusi in una gabbia dove la gente, quando passa, li prende a sputi.
Merde.

Perché il fascismo è merda, i fascisti sono merda, e il posto della merda, sono le fogne, come sappiamo tutti.

Ma nelle fogne ci sono i rattoni.

E anche loro hanno una dignità.

Mica li si possono mandà laggiù, poveri fratelli rattoni.

E allora il problema va risolto in superficie.

22 voti.

22 coglionoidi.

22 malati di mente.

22 esseri inesistenti.

22 manganelli da ficcarveli nel culo.

22 fave di fuca.

22 celebro annientati.

22 inutili bestioline azzoppate di merda.
Merde.

Che vergogna.

Pomarance.

Che vergogna.

I fascisti più schifosi, che fanno vomitare le budella a vederli e basta, che non fanno niente, che non dicono niente, zitti, lì, e noi che si vomita a mitraglia.
forza nuova.

Che vergogna di paese di merda.

Vergogna.

E c'è poco da scherzà.
Merde.