martedì 11 agosto 2009

Una Partitina a Carte?


Bimbetti Pomarancini. Che si fottano.
Pipano. Pipano alla grande.

Pampulo Pimpulo Parimpapum, un bel Pompino a 9 anni.

Ualà. Ahahah.

Bimbetta prende cellulare. Mi è arrivato un messaggio, amiche del cuore, dice così. Ciao, sono io, te, te lo do io, a te, ti trombo. Che gli rispondo amiche del cuore? Se te la do, te che mi compri? Brava. Mandato? Sì. Ecco, ha risposto. Che dice? Ti compro un altro cellulare, così me la dai anche su quello lì.

E ragazzetti che si avventurano nel regno della topa come Indiana Jones alla ricerca del Santo Graal. Che però lui lo trovò.

Voi invece non ne venite a capo, ma io vi perdono. Nessuno può venire a capo di qualcosa che non segnalano neanche i fottuti radar.

La topa è un maledetto Triangolo delle Bermude.

E tutto questo è niente.

Non sarà il conflitto sessuale tra uomo e donna che rovinerà la vostra misera vita adolescenziale dei miei coglioni.
Per la quale non provo nessun tipo di sentimento di carità umana, né tantomeno di rispetto, o tolleranza.

Saranno le Carte, a distruggervi, mezze seghe sparate a vuoto.

Quella roba che avete fissa nelle mani dalla mattina alla sera, mongoloidi del cazzo!

Cosa cazzo giocate tutto il giorno a carte?

Ma visto che un minimo ve lo piantate, che trombicchiate, cosa cazzo giocate a carte tutto il giorno?

Guardate che siete inquietanti peso.

Dai 12 anni ai 22.

Un massacro di mazzi di carte del cazzo.

Tutto il giorno.

A palla.

Giù a diritto.

Ora, ci potrei fare un milione di battute sul gioco delle carte abbinato alla squallida esistenza dei giovani Pomarancini.

Ma che questa, le risolva tutte in un colpo solo:

"Una volta, a carte tutto il giorno, ci giocavano i vecchiacci di merda, e i ragazzetti, mentre li guardavano, pensavano: speriamo che non si faccia mai quella fine lì".

E ho detto tutto.

Saluti amorosi a tutti coloro che trovano nelle carte la propria quotidiana ragione di vita.

Soprattutto complimenti alla scuola e alla famiglie che hanno saputo stimolare senza ombra di dubbio la loro creatività.
Brava mamma, complimenti, ma quando cazzo si va in pensione?



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